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Con la scusa della Politica…

Con la scusa della Politica…

Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 03/07/2011 16:25:43

 
(Foto: la "Buvette" della Camera)

 

Non so quanti sappiano o ricordino perchè si usa la parola "Onorevole" ad indicare personaggi dell'ambiente politico. Ebbene, l'appellativo nasce – appunto – dall'incarico onorifico che un tenpo si riteneva di dover affrontare. Era un "onore" servire la patria attraverso la propria missione politica. E per molto tempo, gli onorevoli non percepirono denaro.

Lo Statuto Albertino proclamato il 4 Marzo 1848 da Carlo Alberto di Savoia Carignano, all'art. 50 recitava: "Le funzioni di Senatore e di Deputato non danno luogo ad alcuna retribuzione od indennità"

Passarono gli anni, uscimmo dalla seconda Guerra Mondiale, ci fù l'era dell'industrializzazione e con essa nuovi "orizzonti" per tutti. Compresi senatori e deputati, che pensarono bene di farla finita con tutto questo "onore" senza pagnotta a fine mese. Che l'onore si sa, non si mette mica nel piatto e nemmeno nel portafogli.

Così, con un Decretino ad hoc molto snello – appena otto articoletti per garantirsi anche l'intoccabilità dello stipendio – iniziò una nuova era per tutto il mondo politico nostrano. Che iniziò a colpi di indennizzi da favola a togliersi quell'aura onorifica che aveva molto di missione e poco di tornaconto.

Il tornaconto, divenne in breve tempo "la missione". Così da appiattire del tutto il significato fondamentale della parola "Politica" che un tempo significava "Arte di governare la società". Da tempo immemore, significato del tutto ribaltato con un sinistro "Arte di farsi gli affaracci propri in barba ai cittadini.

Un tempo, chi "saliva" in Politica – pur avendo sicuramente anche all'epoca a che fare con scandali ed inciuci – si poneva comunque con una immagine che desse alla cittadinanza almeno una idea di ideologia votata all'arte suprema sel Governare.

Oggi in Politica si "Scende". Come fosse un campo di gioco. Un ring. Una stradina amena in campagna, tutta – appunto – in discesa.

Una strada irta di ogni ben di Dio. Soldi. Potere. Agevolazioni di ogni tipo. Garanzia quasi assoluta di intoccabilità. Fasti, glorie e onori. Ai cittadini, non rimane nemmeno l'immagine esteriore ben conservata di un tempo. Visto che le nuove "strategie politiche" sono del tutto estranee a concetti quali la dignità, l'assenza di scandalo ed una immagine moderata di uomo o donna di Cultura.

Niente di tutto questo.

Oggi in Politica si "scende", a palesare la facilità e le facilitazioni di cui ci si riempie la bocca e il portafogli.

Si scende in quell'arena godereccia alla faccia di tutti. Di tutti quelli che al massimo, possono agognare di "scendere" ancora un pò, nella scala della dignità umana.

La Politca un tempo era un mezzo, un'Arte, una missione.

Oggi è una scusa. Per molti. Quasi per tutti.

La scusa per pararsi il culo da misfatti altrimenti innominabili. La scusa per passare immediatamente dalla porta centrale. La scusa per ottenere tutto subito e facilmente. La scusa - ancora – per non essere più come "gli altri", quei poveretti tutta carne da macello che non si sognerebbero mai di poter fare il salto di qualità e passare d'amblè dalla parte degli eletti. E non solo per via degli elettori.

Con la scusa della politica, gente che altrimenti avrebbe potuto ambire al massimo a qualche comparsata televisiva, o nella migliore delle ipotesi ad essere titolare di un piccolo studio professionale, è passata dalla mattina alla sera a far parte integrante della banda dei V.I.P.

Quelle Very Important Persons che lo divengono solo perchè alla fine, siamo tutti pazzi. Eletti e cittadini. E questa è la sola verità.

Con la scusa della Poltica, permettiamo che si giochi sulle vite di ognuno. Che si permetta lo scempio peggiore che un gruppicolo esiguo di gentucola possa perpetrare ai danni di milioni e milioni di persone.

Follia allo stato puro. Ma siamo tutti complici, più o meno. Perchè pur sapendolo perfettamente, continuiamo a permetterlo.

Così "loro" con la scusa della Politica si fanno i fatti loro a scapito dei fatti nostri. Noi, con la scusa della politica, pensiamo che sia giusto così.

Una scusa a testa. Con buonapace della dignità umana e dell'antico senso dell'Onore, che anche da noi in breve tempo hanno lasciato il posto ad una melmosa indifferenza. Colpevoli tutti. Una volta di più.


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